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A FIANCO DI ITALIA NOSTRA MONZA PER LA RESTITUZIONE DELLA MADONNA DELLA MISERICORDIA DI PORTA NUOVA NELLA NOSTRA CITTA'

Italia Nostra Monza
Pubblicato da Elisabetta Cagnolaro in Obiettivi comuni · Domenica 20 Mar 2022 ·  2:15
Tags: MadonnaMisericordia
Ecco le ragioni per cui vorremmo che la Madonna della Misericordia  tornasse nella nostra città.
Monza, negli ultimi decenni, con la ristrutturazione del Museo e tesoro del Duomo di Monza e l'inaugurazione dei nuovi Musei civici, ha dato prova di una particolare attenzione nei confronti della salvaguardia della propria storia e delle opere d'arte a lei affidate.
Cenni storici
La statua si trovava sopra l’accesso più importante della Porta Nuova, al termine della strada che univa Milano con Monza in prossimità del castello visconteo con cui condivideva la funzione difensiva.
Restano a memoria di questa sequenza architettonica alcune incisioni post 1700 che evidenziano la presenza di alcune sculture sopra il varco di passaggio, la più importante delle quali è la Madonna della Misericordia tra i santi Giovanni Battista, patrono di Monza, e Sant'Ambrogio, patrono di Milano. Nella parte superiore a questa è posizionato un bassorilievo con lo stemma di Monza con la luna piena affiancato dalle insegne viscontee.
Nel maggio 1839 la porta viene definitivamente abbattuta dopo essere stata risparmiata nella di poco precedente distruzione della cinta muraria e del castello. I reperti, custoditi dalla famiglia Durini un tempo feudatari del borgo, assieme ad uno stemma visconteo dell’arcivescovo Giovanni recuperato dal castello stesso, vengono dapprima trasferiti presso la Villa Reale nelle collezioni dell'arciduca Ranieri d'Asburgo,
Lo stesso Manzoni nel narrare l'ingresso di Lucia e Agnese nel borgo di Monza tratteggia con efficacia la descrizione di questo luogo.
La Madonna incoronata, nell'atto misericordioso di accogliere sotto il suo mantello la popolazione monzese in ginocchio, è memoria efficace del bisogno umano di riconoscersi identità circoscritta da delle mura e da una particolare predilezione divina, anche grazie alla presenza dei due santi protettori ai fianchi.
Restituire questi tre brani scultorei, ora di pertinenza delle collezioni di Arte antica del Castello Sforzesco di Milano, sarebbe un atto doveroso di ricongiungimento di significativa evidenza artistica al territorio da cui sono state sottratte in tempi troppo confusi.
Italia nostra Monza e l’ Associazione Amici dei Musei di Monza e Brianza hanno espresso particolare apprezzamento per l’iniziativa “100 opere tornano a casa” considerandola di valore sociale, oltre che culturale, altamente significativo. E per questo hanno scritto al Ministero dei beni culturali, per l’eventuale restituzione dei bassorilievi che per secoli sono appartenuti a Monza, auspicando un buon ritorno a casa.


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